Comuni contro l’evasione fiscale: quanto vale e come si svolge la partecipazione

In un articolo del 2 febbraio scorso di Fiscooggi, rivista telematica del Ministero delle Finanze, si afferma che gli enti locali hanno grosse potenzialità nell’individuare indizi significativi di infedeltà fiscale.

Per potenziare l’azione di contrasto all’evasione, nel rispetto del principio del federalismo fiscale, l’attività di collaborazione dei comuni all’accertamento viene premiata con il riconoscimento a loro favore del 55% sulle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo.

In sostanza, i comuni possono realizzare l’ampliamento dell’azione di contrasto all’evasione fiscale trasmettendo all’Agenzia delle Entrate ( uno dei bracci operativi del Ministero delle Finanze) o alla Guardia di Finanza apposite “segnalazioni qualificate”, Tali segnalazioni si definiscono “qualificate” quando riguardano notizie e atti sospetti relativi a soggetti per i quali sono rilevati e segnalati fatti che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti sleali verso il Fisco.

Le segnalazioni inviate dai Comuni sono valutate dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di finanza competenti in relazione al domicilio fiscale del contribuente.
Per favorire una efficace collaborazione l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei Comuni le sue banche dati.

Gli ambiti d’intervento oggetto di segnalazioni qualificate possono essere raggruppati essenzialmente in cinque macro aree:
commercio e professioni ( ad esempio esercizio abusivo di un’attività,……)
urbanistica e territorio ( ad esempio lottizzazione abusive, abusi edilizi,……)
proprietà edilizie e patrimonio immobiliare ( ad esempio contratti d’affitto non dichiarati,……)
residenze fittizie all’estero
disponibilità di beni indicativi di redditi e patrimoni non dichiarati

Per attivare la collaborazione anti evasione è necessario che l’ente locale stipuli un’apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate.

In conclusione, secondo l’articolo di Fiscooggi, per un’efficace contrasto all’evasione è innegabile l’importante ruolo affidato ai Comuni.

Stefano Brollo
Direttivo PD

3 pensieri su “Comuni contro l’evasione fiscale: quanto vale e come si svolge la partecipazione

  1. Massimo Zaramella

    Sarebbe ora che i comuni, in primis i sindaci, facessero la loro parte nella lotta all’evasione fiscale. Non si tratta di fare le spie, ma di scoprire, tramite la polizia locale, chi ci deruba! Oltre a ciò, i comuni otterrebbero risorse per dare servizi ai cittadini, cosa sempre più difficile in questi tempi di vacche magre e conseguente diminuzione dei trasferimenti statali
    Se pagano le tasse anche quelli che evadono o addirittura eludono, pagheremo meno tasse tutti quanti. In più si combatterebbe la concorrenza sleale fatta da imprenditori, artigiani, commercianti che evadono le tasse nei confronti di imprenditori, artigiani, commercianti che pagano le tasse.

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  2. Stefano Brollo

    Alcuni Comuni si danno da fare. Monastier ha portato a casa nel 2014 27.000 euro facendo delle segnalazioni e senza impegnare gli uffici in lunghi ed estenuanti procedimenti. Altri Sindaci non vogliono fare i poliziotti per lo stato.

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